Il GAL “Terre Locridee” partecipa alla costituzione della rete delle Biodiversità antica voluta dal CREA a Roma
Il GAL “Terre Locridee” continua nella sua fase di crescita, lunedì 3 dicembre era l’unico GAL Calabrese a far parte della “Rete delle Biodiversità antica” costituita a Roma dal CREA (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), in un incontro presso lo stesso ente. In questo secondo incontro organizzato dal Crea è proseguita l’attività per la creazione di una “Rete delle Biodiversità antica” avviata nel primo incontro del 16 luglio. L’iniziativa è finalizzata a creare una rete tra i Gal Italiani impegnati in attività per la valorizzazione delle testimonianze botaniche antiche (3.500 a.C. e- 476 d.C.) e medievali (476 – 1492 d.C.) connesse con le evidenze storico-archeologiche caratteristiche nei territori rurali di riferimento.
Incontro importante per rafforzare, in funzione dello sviluppo del territorio, quel legame con la storia che molto ha da dare al territorio sia in termini di conoscenza e identità sia in termini turistici, produttivi e di sviluppo
L’incontro voluto dalla responsabile Crea dell’area Leader Raffaella Di Napoli, per tentare di far partire dei progetti pilota che servano alla creazione di reti e gruppi tra Gal, sia tematici che geografici, una ricchezza se si considera che in Italia ci sono circa 200 Gal. La conoscenza delle esperienze e delle buone pratiche può solo far crescere la stessa rete dei Gal e lo sviluppo dei territori. Rafforzando la connotazione culturale e identitaria di ogni zona rurale. I lavori sono proseguiti con la relazione dell’archeologo Andrea Zifferero dell’Univesità di Siena che ha illustrato il progetto ArcheoVino realizzato a Scansano in Toscana. In questo progetto è evidente come le colture storiche del vino e del olio siano legate alle zone archeologiche degli Etruschi e dei Romani e di come la traccia di quegli insediamenti e la biodiversità antica sia rintracciabile oggi anche grazie ad uno studio combinato tra storia e botanica. Si è continuato con l’esperienza del Gal Sulcis Iglesiente, e con la relazione del direttore Nicoletta, che ha spiegato il progetto “Biodiversità & Archeofood”, Salvatore Tosi (IBAM-CNR) Giancarlo Fasciella e Massimo Mammano (CREA – Centro di ricerca Difesa e certificazione) che hanno presentato il progetto Agri-Cultura. Ha chiuso le relazioni Antonella Trisorio (CREA – Centro di ricerca Politica Bio-economia) che ha presentato il Progetto Anagrafe Nazionale per la biodiversità di interesse agricolo e alimentare. Dopo una piacevole pausa pranzo dove si è potuto stabilire un contatto più familiare tra i partecipanti, si è passati alla fase del working group coordinato da Manuela Scornaienghi.
Il GAL “Terre Locridee” torna rafforzato da questa esperienza, sia per l’elevata qualità delle relazioni, sia per il potenziale che in questa materia possiede il nostro territorio. L’apertura di questa rete potrebbe favorire in futuro ricerche e studi sulle notevoli produzioni botaniche presenti in relazione con l’ampio patrimonio di beni culturali che la nostra storia ci ha lasciato.
Locri, 4 dicembre 2018