Prunu Agustaricu o Virdella

Famiglia Rosacee

Le varietà di susino giocavano un ruolo cruciale nell’alimentazione delle famiglie contadine, soprattutto quando l’emigrazione divenne l’unica opzione per molti calabresi. La sovrappopolazione, combinata con la politica fascista di colonizzazione dell’Africa, rese infatti necessaria l’emigrazione per molti. In tale contesto le prugne erano consumate fresche, ma in estate, quando c’era un surplus, venivano essiccate per l’inverno. In alcune aree venivano anche distillate per fare grappa, una pratica probabilmente importata dall’Alta Italia. I prugni offrivano frutti da maggio a settembre, con varietà di diverse forme e colori, alcune utilizzate anche per fare grappe aromatiche. La varietà Agustarica o Virdacchia era diffusa in tutta la Calabria, conosciuta per maturare i suoi frutti alla fine di agosto e nei primi giorni di settembre. Il colore dominante del frutto era grigioverde, talvolta con un sottile tocco di rosa, e la forma tendeva ad essere allungata, simile a una mandorla.