La rosa di Bruno Paparone

Famiglia Rosacee

Nel territorio della Locride, la ricerca delle rose antiche rivela storie di un passato ricco. Una rosa unica, chiamata Ddombescina, che rischia l’estinzione, è legata alla storia dei principi di Roccella. Il curatore dei loro terreni, Bruno Paparone, era una figura rispettata per la sua competenza e onestà e li gestiva con cura, incluso il Casino del Principe a Capo Bruzzano. La sua integrità fu evidente quando, per un deficit d’olio, intraprese un lungo viaggio per chiedere al principe il permesso di attingere dalla sua riserva. Il gesto onesto commosse il principe, che lo ricompensò con generosità. Questo racconto si intreccia con lotte contadine e cambiamenti nella proprietà delle terre. Tuttavia, il ricordo di Paparone persiste, poiché il principe gli regalò terreni a Capo Bruzzano e qui, tra le altre, coltivò una rosa unica, ora sopravvissuta in un solo esemplare che si spera possa essere salvata e preservata per le generazioni future.