Il Territorio del GAL

Il territorio di pertinenza del Gal Terre Locridee si colloca lungo la costa jonica reggina ed è delimitato a nord dal confine con la provincia di Catanzaro e con quella di Vibo Valentia, ad ovest dal massiccio dell’Aspromonte, a sud dall’area grecanica.

Stratificazioni

Diversi sono gli aspetti che caratterizzano l’area sia dal punto di vista morfologico, sia da quello antropico, comunque unificati da vicende storiche che raggiungono età più remote nella parte a mare, con la presenza di Kaulon e di Locri nel periodo greco. Il quadro insediativo altomedievale è riconducibile agli impianti monastici orientali, ed ha in Gerace e Stilo i centri più rappresentativi. In periodi più recenti, la parte settentrionale del territorio dovette il suo sviluppo alla considerevole attività mineraria e metallurgica, di cui si conoscono gli eventi sin dal medioevo, e che raggiunse alti livelli nel corso dei secoli XVIII e XIX, sino all’unificazione d’Italia.  

Caratteri morfologici ed ambientali

Territorio geo-morfologicamente distinguibile per le ondulazioni collinari in un paesaggio brullo, a ridosso della costa, e per l’asprezza dei rilievi nelle zone interne, solcati da corsi d’acqua e ricoperti da folta vegetazione e boschi, dove predominano formazioni granitiche e calcareo-dolomitiche. Rappresenta il termine a sud del vasto altipiano delle Serre che declina bruscamente verso lo Ionio, con i decisi contrafforti ed i centri storici arroccati che dominano la stretta fascia costiera. La pianura è limitata alla striscia di territorio adiacente alla costa. La restante parte del territorio per le sue caratteristiche geomorfologiche è da considerarsi montana o parzialmente montana. La caratteristica territoriale dell’area è l’ambivalenza mare-montagna, ed è proprio questa sua particolare collocazione a rendere possibile il trasferimento, nello spazio di pochi chilometri, dal litorale ad ambiti tipicamente montani, dove si conservano, ancora, paesaggi intatti con una copertura vegetale particolarmente ricca nelle zone a maggiore quota e ambiti boschivi che costituiscono un paesaggio di notevole suggestione.  

Paesaggio agrario

La situazione agraria verso la fine del XVI secolo, vedeva nella parte più interna del territorio lo sviluppo di vegetazione spontanea, mentre nella fascia costiera e collinare prevaleva l’economia pastorale. Alcune zone dell’interno avevano una forte presenza di colture intensive (gelso in particolare). Nei secoli successivi, si espandevano sempre più le zone cerealicole, intorno all’area centrale montuosa e boschiva, ed anche le zone con colture arboree, specie verso il mare.

Ambiente storico e territorio

Aree di interesse archeologico, per il periodo classico, sono lungo la fascia costiera orientale, Monasterace (Kaulon) e Locri in particolare. Per ciò che riguarda l’architettura monastica e conventuale, si sottolinea la presenza di grange a Stilo, di insediamenti orientali a Bivongi; edifici sacri di età e tradizione bizantina sono a Stilo, Caulonia, Roccella, Gerace. La presenza dei Domenicani fu molto diffusa: strutture tuttora esistenti sono a Siderno, Stilo e Placanica; dei Minimi e dei Francescani conventuali, osservanti e riformati, impianti erano a Gerace e Stilo; dei Minori Cappuccini, conventi ancora oggi conservati sono sempre a Gerace e a Stilo ed anche a Caulonia. Unità cultuali rupestri sono in territorio di Pazzano; grotte d’abitazione e anacoretiche presso i centri di Gerace e di Stilo. Per ciò che concerne l’architettura difensiva, castelli di fondazione normanna o anteriore sono a Gioiosa, Roccella, Stilo e Gerace; di prevalente assetto angioino o aragonese sono le strutture di Caulonia e Monasterace; di impianto più tardo, l’edificio di Placanica. La presenza di torri costiere, dalle varie tipologie, è diffusa su tutto il fronte costiero, con maggiori concentrazioni nella zona di Punta Stilo; molti degli insediamenti urbani in quest’area hanno ancora traccia più o meno evidente di cinte di fortificazione. Numerosi gli esempi di archeologia rurale sparsi sul territorio, dai casini, alle masserie fortificate, ai mulini ad acqua, ai frantoi. Emergente, nel contesto locale è una villa rurale in area di Stignano. Si rimanda alle voci successive per ciò che riguarda il patrimonio dell’archeologia industriale e quello storico-urbanistico. Dal punto di vista naturalistico-ambientale, di grande rilievo le zone boschive nella zona più interna dei territori comunali di Stilo e di Bivongi, ed altre aree di interesse mineralogico. Vi fa parte il Parco Nazionale d’Aspromonte.